Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26162 del 5 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:26162PEN

Massima

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Il concorso nel reato di omicidio pluriaggravato può essere configurato anche nei confronti di chi, pur non avendo materialmente eseguito l'azione delittuosa, abbia comunque contribuito in modo determinante alla sua realizzazione, attraverso condotte di agevolazione e di consapevole partecipazione al disegno criminoso, come la conduzione del mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere il luogo del delitto e per le ricognizioni preliminari, senza che sia necessario il compimento di atti esecutivi diretti. In tali ipotesi, la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari può essere desunta da un complesso di elementi indiziari convergenti, quali le dichiarazioni rese dal concorrente, i riscontri oggettivi circa la sua presenza sul luogo e i suoi spostamenti, nonché la dimostrazione di una condotta unitaria e preordinata del gruppo criminale, anche in relazione alle circostanze aggravanti contestate. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento cautelare, deve limitarsi a verificare l'effettività, la logicità e la coerenza interna della stessa, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto, riservata al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1698/2011 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 01/12/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito in camera di consiglio il Pubblico Ministero nella persona del dott. SCARDACCIONE ((omissis)) della Repubblica presso la Corte di Cassazione, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 1 dicembre 2011…

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