Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10960 del 21 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10960PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti del tribunale del riesame in materia di misure cautelari personali, non può sindacare gli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, né riesaminare le caratteristiche soggettive dell'indagato e l'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, essendo tali valutazioni di esclusiva competenza del giudice che ha disposto la misura cautelare e del tribunale del riesame. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di illogicità evidenti, ossia la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Pertanto, il tribunale del riesame può fondare la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della sola misura custodiale sulla base di una valutazione in concreto della pericolosità sociale dell'indagato, desunta anche dalle modalità della condotta delittuosa posta in essere, senza che ciò integri vizi logici o violazioni di legge censurabili in sede di legittimità. La declaratoria di parziale illegittimità costituzionale della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. non incide su tale valutazione, che deve essere effettuata in concreto dal giudice del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 2 novembre 2011 del Tribunale per il riesame di Lecce;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. D'((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto;

udito per l'imputato, l'avv. …

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