Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35287 del 23 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35287PEN

Massima

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Il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. non integra un reato bilaterale, in quanto le condotte del soggetto pubblico che induce e del privato indotto si perfezionano autonomamente ed in tempi diversi, sicché il reato si configura in forma tentata nel caso in cui l'evento non si verifichi per la resistenza opposta dal privato alle illecite pressioni del pubblico agente. L'abuso della qualità che connota la prevaricazione abusiva del pubblico ufficiale comprende la spendita o la prospettazione, da parte dell'agente, di un efficace potere di ingerenza nel compimento di atti formalmente estranei alle proprie competenze, ma pur sempre spettanti alla pubblica amministrazione cui egli è preposto, in modo da procurare nel soggetto interessato la percezione di poter subire conseguenze sfavorevoli o, al contrario, ingiustamente favorevoli. Integra gli estremi del reato di induzione indebita di cui all'art. 319-quater c.p. la condotta che si sostanzi in un abuso di qualità del pubblico agente che sia avvertito come fonte di iniziative pregiudizievoli, tali da determinare e rafforzare la posizione di assoggettamento del privato, non essendo sufficiente che l'agente, sia pur pubblico ufficiale, abbia speso una generica forma di autorevolezza, senza strumentalizzare la sua qualità, ad esempio prospettando il condizionamento dell'operato di un'amministrazione del tutto diversa da quella in cui egli svolge la sua funzione. Il concorso nel reato di induzione indebita di cui all'art. 319-quater c.p. può configurarsi anche quando il pubblico ufficiale abbia agito in modo concordato e coordinato con altro pubblico ufficiale, abusando delle rispettive qualità, per indurre il privato a dare o promettere l'indebita utilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. APRILE E - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/04/2021 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Perla Lori, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
uditi per l'indagata l'avv. (OMISSIS) e l'avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'annullamento del…

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