Consiglio di Stato sentenza n. 6261 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:6261SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria attività di pianificazione urbanistica, gode di ampia discrezionalità nell'adozione e approvazione delle varianti al piano regolatore generale, anche in presenza di accordi preliminari stipulati con i privati proprietari dei terreni interessati. Tali accordi, qualificabili come "mere dichiarazioni di intenti", non possono vincolare il Comune nell'esercizio del proprio potere pianificatorio, né fondare in capo ai privati una aspettativa giuridicamente tutelata all'attuazione dell'accordo stesso. Ciò in quanto la disciplina normativa, di cui agli artt. 13 della legge n. 241/1990 e 46 della legge regionale n. 61/1985, attribuisce al Comune un ruolo determinante nell'esercizio della funzione di pianificazione urbanistica, riconoscendogli ampia autonomia e discrezionalità anche in presenza di proposte di modifica da parte della Regione. Ne consegue che il Comune non può essere ritenuto inadempiente per non aver controdedotto alle proposte di modifica regionali, né per aver successivamente adottato una variante difforme rispetto a quella oggetto dell'accordo preliminare, in quanto tali scelte rientrano nella sua sfera di discrezionalità pianificatoria, non vincolata da precedenti accordi con i privati.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/10/2020

N. 06261/2020REG.PROV.COLL.

N. 05948/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5948 del 2011, proposto dai signori
Felice Broccardo e Gianluigi Broccardo, rappresentati e difesi dagli avvocati Daniele Fantini, Mario Ettore Verino, Franco Zambelli, con domicilio eletto presso l’avvocato Mario Ettore Verino in Roma, via Barnaba Tortolini 13

contro

Comune di Santorso, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Emma Bergamin, con domicilio eletto presso l’avvocato Salvatore Di Mattia in Roma, via Giuseppe Avezzana, n. 3

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) n. 309/2011

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