Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 165 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:165SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità in materia di pianificazione urbanistica, può legittimamente destinare aree private a finalità pubbliche, come verde e parcheggi, al fine di limitare il consumo di suolo libero e favorire la rigenerazione urbana, senza che ciò comporti una violazione del diritto di proprietà privata o dell'iniziativa economica privata. Tali scelte di pianificazione, espressione di un ampio potere discrezionale dell'Amministrazione, sono sindacabili dal giudice amministrativo solo in presenza di manifesta arbitrarietà, irragionevolezza o travisamento dei fatti, non essendo configurabile il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento rispetto a destinazioni urbanistiche di aree limitrofe, in assenza di comprovata omogeneità delle stesse. Inoltre, la diversa classificazione di un'area privata rispetto a quelle adiacenti non integra un vincolo di natura espropriativa, quando non comporti l'espropriazione o interventi ad esclusiva iniziativa pubblica, ma consenta la realizzazione di attività promiscue pubblico-private. Pertanto, il Comune può legittimamente destinare un'area privata a finalità pubbliche di verde e parcheggi, senza che ciò determini un'illegittima compressione del diritto di proprietà privata o dell'iniziativa economica privata, quando tale scelta sia coerente con gli obiettivi di limitazione del consumo di suolo e rigenerazione urbana perseguiti nell'ambito della pianificazione urbanistica, in assenza di manifesta arbitrarietà o irragionevolezza.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/01/2022

N. 00165/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01635/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1635 del 2017, proposto da
- Francesco Coppola, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Andrea Simone Edoardo Barni, Giusi Colombo e Fabio Pagnottella e domiciliato ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;

contro

- il Comune di Monza, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Maria Assunta Banza, Annalisa Bragante, Giancosimo Maludrottu, Stefano Boeche e Paola Giovanna Brambilla e domiciliato ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;
- la Regione Lombardia, in persona del Presidente pro-tempore, non costituita in giudizio;
- la Provincia di Monza e della Brianza, in persona d…

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