Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 6767 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:6767SENB

Massima

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Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato solo se lo straniero è rientrato nel proprio Paese di origine alla scadenza del precedente permesso e ha fatto un nuovo ingresso in Italia, nel rispetto delle quote di ingresso previste per il lavoro subordinato. In assenza di tale requisito, l'Amministrazione è preclusa dalla possibilità di procedere alla conversione del titolo di soggiorno, in quanto ciò sarebbe in contrasto con le disposizioni normative che regolano l'ingresso e il soggiorno degli stranieri per motivi di lavoro. La conversione del permesso di soggiorno è subordinata al rispetto delle condizioni e delle procedure previste dalla legge, al fine di garantire il corretto flusso di ingresso e la programmazione dei flussi migratori per lavoro. Il mancato rientro nel Paese di origine alla scadenza del permesso di soggiorno per lavoro stagionale, infatti, impedisce all'Amministrazione di verificare il rispetto delle quote di ingresso e di valutare la richiesta di conversione del titolo di soggiorno, in quanto tale condotta integra una violazione delle prescrizioni normative che disciplinano l'ingresso e il soggiorno degli stranieri per motivi di lavoro. Pertanto, in assenza del requisito del rientro nel Paese di origine, l'Amministrazione è legittimata a respingere la richiesta di conversione del permesso di soggiorno, in quanto tale richiesta risulta priva dei presupposti di legge necessari per il suo accoglimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/06/2017

N. 06767/2017 REG.PROV.COLL.

N. 03617/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 3617 del 2017, proposto da:
Amila Buddika Balasuriya Lekamlage, rappresentato e difeso dall’Avvocato Liberato Quaranta, con domicilio ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.a.r. del Lazio in Roma, via Flaminia n. 189, in assenza di elezione di domicilio in Roma;

contro

il Ministero dell’Interno e la Questura di Roma, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, costituiti in giudizio, rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, con domicilio
ex lege
presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l’annu…

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