Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1746 del 15 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1746PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a compiere un giudizio prognostico sulla qualificata probabilità di condanna dell'indagato, confrontandosi con la natura e le caratteristiche degli elementi di prova acquisiti, le regole prudenziali stabilite dal legislatore in relazione alla loro valutazione, nonché le regole di giudizio previste per la decisione finale del procedimento. Tale valutazione, pur non dovendo raggiungere il livello di certezza richiesto per la pronuncia di condanna, deve comunque essere sorretta da un percorso argomentativo completo, logico e non contraddittorio, che consenta di ritenere ragionevolmente prevedibile l'esito finale del giudizio di responsabilità. Nell'ambito del controllo di legittimità, il giudice di cassazione verifica la congruenza della motivazione del provvedimento cautelare rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una rivalutazione autonoma degli elementi di prova. Ai fini della valutazione del pericolo concreto ed attuale di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente considerare, oltre alla gravità e alle modalità dei fatti contestati, anche la personalità negativa dell'indagato, desumibile da precedenti penali anche risalenti nel tempo, nonché la sua capacità di mantenere contatti con ambienti criminali, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Analogamente, la scelta della misura cautelare più adeguata non è inficiata da vizi logico-giuridici laddove il giudice abbia adeguatamente motivato in ordine all'insufficienza di misure meno afflittive, anche in relazione alle allegazioni difensive sulla particolare condizione familiare dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/07/2020 del TRIB. LIBERTA' di TRENTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere RAFFAELLO MAGI;
lette/sentite le conclusioni del PG MARIO MARIA STEFANO PINELLI;
Il PG conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di COSENZA in difesa di (OMISSIS) che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con ordinanza emessa in data 2 luglio 2020 il Tribunale di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.