Il rilascio dell'autorizzazione per l'apertura di un passo carrabile, pur essendo subordinato alla previsione di una separazione tra l'entrata carrabile e quella pedonale qualora l'accesso alle proprietà laterali sia destinato anche a notevole traffico pedonale, non può essere negato in modo automatico sulla base della sola constatazione di dimensioni ridotte dell'accesso, senza una adeguata valutazione del concreto utilizzo dello stesso da parte di pedoni e veicoli. In particolare, l'Amministrazione è tenuta a verificare l'effettiva entità del traffico pedonale, considerando anche le specifiche esigenze del richiedente, specie ove questi sia un soggetto portatore di invalidità, e a motivare in modo congruo il diniego, senza limitarsi a considerazioni meramente dimensionali. Ove l'istruttoria non consenta di accertare la sussistenza di un "notevole traffico pedonale" tale da imporre la separazione degli accessi, l'Amministrazione non può negare l'autorizzazione richiesta, dovendo invece valutare la compatibilità dello stato dei luoghi con l'apertura del passo carrabile, anche in relazione alle peculiari esigenze del richiedente. Il giudice amministrativo, pur potendo annullare il provvedimento di diniego per carenza motivazionale, non può tuttavia sostituirsi all'Amministrazione nell'adozione del provvedimento finale, residuando in capo a quest'ultima un potere discrezionale nella valutazione della compatibilità dello stato dei luoghi con l'apertura del passo carrabile.