Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9476 del 8 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9476PEN

Massima

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Il delitto di circonvenzione di incapace si configura anche in presenza di una minorata capacità psichica della vittima, comprensiva della compromissione del potere di critica e dell'indebolimento della volontà, tale da rendere possibile l'altrui opera di suggestione e pressione. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessaria l'accertata incapacità di intendere e di volere in capo alla vittima, essendo sufficiente una condizione di minorata lucidità mentale che abbia consentito all'agente di approfittare della debolezza psicofisica della persona offesa per indurla a compiere atti dispositivi del proprio patrimonio non corrispondenti alla sua reale volontà. La valutazione di tale stato di minorata capacità deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori acquisiti, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale accertamento se sorretto da motivazione logica e coerente con il quadro probatorio. Pertanto, il giudice di merito, nel ritenere integrati gli estremi del delitto di circonvenzione di incapace, può legittimamente valorizzare il deteriorato stato di salute della vittima, aggravato dalla somministrazione di farmaci che incidono sulla lucidità psichica, nonché l'attività induttiva posta in essere dall'agente proprio in un momento in cui la persona offesa era stremata dalla malattia e afflitta da disturbi cognitivi, tali da rendere possibile l'altrui opera di suggestione e pressione. In tali ipotesi, la Corte di Cassazione non può sindacare la valutazione del giudice di merito, se sorretta da motivazione logica e coerente con il complessivo quadro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCENZIO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppin - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/05/2015 della Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. RAGO G.;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
uditi i difensori, avv.ti (OMISSIS) (per la parte civile) e (OMISSIS), in sostituzione dell'avv.to (OMISSIS) (per l'imputata) …

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