Il legislatore provinciale, nell'esercizio della propria potestà legislativa esclusiva in materia di tutela della salute e del territorio, ha introdotto limiti spaziali e temporali alle autorizzazioni per l'esercizio di sale da giochi e di attrazione, al fine di tutelare determinate categorie di persone ritenute maggiormente vulnerabili, come i minori e i soggetti bisognosi di cure sanitarie o socio-assistenziali, e prevenire forme di dipendenza dal gioco d'azzardo lecito. Tali misure, pur incidendo sulla libera iniziativa economica privata, sono legittime in quanto volte a realizzare interessi di rango costituzionale, quali la tutela della salute e della dignità umana, e non contrastano con la normativa comunitaria sulla libera prestazione dei servizi, in quanto giustificate da ragioni imperative di interesse generale. La presenza di luoghi sensibili, come scuole, centri giovanili e strutture sanitarie, nel raggio di 300 metri dall'esercizio, costituisce impedimento legale al rilascio o al rinnovo dell'autorizzazione, senza che ciò comporti una violazione dei principi costituzionali di uguaglianza, libera concorrenza e libertà di iniziativa economica.