Le sentenze dichiarative di illegittimita' costituzionale hanno efficacia retroattiva quando la declaratoria di incostituzionalita' colpisce nella sua totalita' la norma viziata, si' da non poterne consentire neppure una piu' limitata applicazione, ed efficacia non retroattiva quando la declaratoria di incostituzionalita' riguardi taluni degli aspetti che la norma processuale e' in grado di assumere in seno all'ordinamento. la sentenza 222 del 15 luglio 1983 della corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimita' dell'art. 9 del r.d.l. 20 luglio 1934 n. 1404, convertito nella legge 27 maggio 1935 n. 835, ed ha attribuito al tribunale per i minorenni la cognizione esclusiva dei procedimenti penali a carico di imputati minori, ha radicalmente colpito non tanto la singola norma quanto tutto l'istituto della competenza penale per materia, del quale ha precisato l'ambito e l'assetto in modo da impedire assolutamente che imputati minori possano continuare ad essere giudicati per fatti relativi alla loro devianza senza le forme piu' adatte alla loro rieducazione. pertanto le sentenze in ordine alle quali non si sia formato il giudicato, emesse in contrasto con il citato art. 9 r.d.l. 1404/1934, come modificato dalla sentenza 222 della corte costituzionale, sono inficiate di invalidita' anche se intervenute prima della pronuncia della corte costituzionale.