Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15830 del 10 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15830PEN

Massima

La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, anche in epoca successiva a condanne definitive per il medesimo reato, integra gravi indizi di colpevolezza che, in assenza di elementi idonei a smentire la presunzione di perdurante affiliazione al sodalizio criminale, legittimano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione di adeguatezza di tale misura prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i delitti di cui all'art. 416-bis c.p. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari spetta in via esclusiva al giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi di manifesta illogicità o violazione di specifiche norme di legge, senza che possa rilevare una diversa valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. IMPERIALI Lucia - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA - rel. Consigliere

Dott. SARACO Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la ordinanza del Tribunale di Catania del 30.10-16.11.2018;
udita la relazione svolta dal Consiglieren Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 30.10-16.11.2018 il Tribunale di Catania ha respinto la istanza di riesame proposta nell'interesse di (OMISSIS) avverso il provvedimento d…

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