Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41975 del 20 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:41975PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza impugnata, non può procedere ad una rinnovata valutazione degli elementi di fatto e delle prove acquisite, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice di merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e di assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti. Il vizio della manifesta illogicità della motivazione deve essere evincibile dal testo del provvedimento impugnato o dagli atti del processo specificamente indicati nei motivi di gravame, senza che il giudice di legittimità possa rivalutare il complessivo apprezzamento probatorio effettuato dal giudice di merito. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è pertanto limitato a rilievi di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze e dovendo il giudice di merito spiegare in modo logico e adeguato le ragioni del proprio convincimento. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare che la motivazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DAVIGO P. - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sui ricorsi rispettivamente proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte d'appello di Torino, seconda sezione penale, n. 762/2014, in data 0…

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