Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11198 del 17 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11198PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualifica e dei propri poteri, adotta provvedimenti amministrativi in violazione delle norme di legge e di procedura, favorendo indebitamente determinati soggetti a danno dell'interesse pubblico, commette gravi reati contro la pubblica amministrazione, quali concussione, corruzione, turbativa d'asta e falso. Tali condotte illecite, caratterizzate da un contesto di diffusa corruttela e da collegamenti con ambienti criminali, integrano un elevato pericolo di reiterazione del reato che giustifica l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza della qualifica pubblica, qualora l'indagato mantenga la capacità di influenzare l'attività amministrativa e di avvalersi di appoggi in ambienti delinquenziali. Il giudice di merito deve motivare in modo analitico e logicamente coerente la sussistenza della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari, valutando compiutamente le deduzioni difensive, senza limitarsi a mere supposizioni o a considerazioni sulla personalità dell'indagato, ma facendo riferimento a obiettivi elementi di fatto emersi dalle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PAPALINI Aldo, n. (OMISSIS);
SPADA Armando, n. (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 17 luglio 2015 dal Tribunale di Roma;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Dr. Angelillis C., che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 17 luglio 2015 il Tribunale di Roma, pronunciandosi a seguito di rinvio disposto dalla Sest…

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