Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20600 del 28 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20600PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'applicazione della relativa misura cautelare, non può essere desunta da elementi indiziari generici e privi di significato probatorio, ma richiede la dimostrazione di un rapporto di stabile e organica compenetrazione dell'indagato con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione dei comuni fini criminosi, attraverso l'individuazione di indicatori fattuali gravi, precisi e concordanti, come i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi "facta concludentia", senza alcun automatismo probatorio e con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione; pertanto, la mera partecipazione a generici incontri, la ricezione di messaggi dall'ignoto contenuto da parte di esponenti del clan, ovvero le generiche prestazioni fornite in favore di un detenuto "di rispetto", non costituiscono di per sé elementi indiziari sufficienti a dimostrare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, soprattutto se posti in bilanciamento con altre circostanze di segno positivo, come l'incensuratezza dell'indagato, la stabilità del suo lavoro e l'assenza di intercettazioni equivoche o di chiamate in causa da parte di collaboratori di giustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. S. - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1208/2011 TRIB. LIBERTA' di TORINO, del 21/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Volpe G., che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

LA CORTE OSSERVA IN FATTO ED IN DIRITTO

1. Con ordinan…

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