La regolarizzazione del rapporto locativo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è subordinata al previo pagamento da parte dell'occupante senza titolo di tutti i canoni arretrati maturati, in applicazione dell'art. 53, comma 1, lett. b) della Legge n. 457/1978. In assenza di tale pagamento, l'Istituto gestore è legittimato a richiedere all'Autorità comunale competente l'attivazione della procedura di sgombero coattivo dell'alloggio, ai sensi dell'art. 8, comma 8, della Legge Regionale Campania n. 18/1997. La mancata regolarizzazione della posizione debitoria, nonostante i ripetuti solleciti dell'Istituto, legittima l'adozione dell'ordinanza sindacale di sgombero, la cui impugnazione rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non di quello amministrativo, atteso che la controversia verte sulla contestazione del diritto di agire esecutivamente e non sull'esercizio di un potere discrezionale dell'Amministrazione. Pertanto, l'occupante senza titolo non può opporre l'arbitrarietà dell'imposizione del canone di occupazione, quale condizione per la regolarizzazione della propria posizione, in quanto tale adempimento è previsto dalla legge come presupposto necessario per il mantenimento dell'assegnazione dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica. La mancata osservanza di tale obbligo legale, nonostante i ripetuti solleciti, legittima l'Amministrazione a disporre lo sgombero coattivo dell'alloggio, senza che ciò configuri un esercizio discrezionale del potere amministrativo.