ECLI:IT:CASS:2002:12153PEN
Il giudice del tribunale di Vasto, in composizione monocratica, con sentenza resa all'udienza pubblica del 4.10.2000, dichiarava M. R., colpevole del reato di cui all'art. 594 c.p., per avere, in presenza di più persone, offeso l'onore di R. A., dicendogli che aveva sottratto un braccialetto in quelli messi a sua disposizione per esaminarli e decidere sull'acquisto e la condannava alla pena di lire 500.000 di multa. Spese. Risarcimento dei danni e rimborso delle spese a favore della parte civile.
Ricorre per cassazione il difensore dell'imputata deducendo che nessuna offesa era stata rivolta al R. A.; che eventualmente le parole ritenute offensive erano state rivolte alla moglie; che, quindi, non era legittimato a proporre querela; che doveva in ogni caso riconoscersi la buona fede dell'imputata che si era limitata a far rilevare la mancanza del braccialetto.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso merita accoglimento.
La sentenza di primo grado …
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