Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10491 del 5 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:10491PEN

Massima

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La detenzione di materiale pedopornografico ai sensi dell'art. 600 quater c.p. richiede che il materiale sia concretamente leggibile e visionabile dall'imputato, non essendo sufficiente la mera disponibilità di frammenti incompleti e non coordinati, anche se di contenuto pedopornografico. Inoltre, l'elemento soggettivo del reato, costituito dal dolo diretto, richiede la prova della consapevolezza dell'imputato di detenere materiale pedopornografico, non potendosi presumere tale consapevolezza dalla semplice detenzione di file a contenuto illecito, specie se frammentari e non accessibili. Pertanto, la condanna per il reato di cui all'art. 600 quater c.p. è esclusa qualora non sia raggiunta la prova della concreta fruibilità e della consapevole detenzione del materiale pedopornografico da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4506/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 14/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FA…

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