Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione della circolazione stradale, può imporre limiti e divieti di transito a tutela della sicurezza pubblica e dell'incolumità dei cittadini, anche a fronte di interessi privati, purché tali misure siano adeguatamente motivate sulla base di una concreta situazione di pericolo per la stabilità e l'integrità della sede stradale. Tuttavia, il divieto di transito per i mezzi di altezza superiore a 3,10 metri, in assenza di una specifica giustificazione in relazione al rischio di cedimento della strada, risulta illegittimo in quanto comporta un ingiustificato sacrificio dell'interesse dei proprietari di fondi agricoli ad accedere ai propri terreni con i mezzi necessari per lo svolgimento dell'attività agricola. Il Comune, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati coinvolti, deve adottare misure proporzionate e ragionevoli, evitando di imporre limitazioni eccessive e non strettamente necessarie alla tutela della sicurezza stradale.