Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 18564 del 22 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18564CIV

Massima

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Il magistrato, nell'esercizio della sua funzione pubblica e anche al di fuori del servizio, è tenuto a improntare la propria condotta a correttezza, riserbo, equilibrio e rispetto della dignità della persona, al fine di non compromettere il prestigio e l'immagine dell'istituzione giudiziaria. Pertanto, l'uso di espressioni offensive, ingiuriose e denigratorie nei confronti di un pubblico ufficiale, come un agente di polizia municipale, anche se provocate da un comportamento ritenuto arrogante o irridente, integra un illecito disciplinare idoneo a ledere l'immagine del magistrato, a discreditare l'ordine giudiziario e a incidere negativamente sulla fiducia e sulla considerazione di cui egli deve godere, a prescindere dall'esito del procedimento penale. Il magistrato, in quanto rappresentante dell'ordine giudiziario, è tenuto a un livello di correttezza più elevato rispetto al comune cittadino, dovendo improntare la propria condotta al servizio della giustizia e non al privilegio, anche in situazioni di contrasto con pubblici ufficiali nello svolgimento delle loro funzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RORDORF Renato - Primo Presidente f.f.

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente di Sez.

Dott. CHIARINI Maria Margherita - rel. Presidente di Sez.

Dott. NAPOLETANO Giuseppe - Consigliere

Dott. SPIRITO Angelo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. PETITTI Stefano - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. SCARANO Luigi Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 22106/2015 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS), per delega in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, PROCURATORE GENER…

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