Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27602 del 20 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27602PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere disposta nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso solo se vi è la ragionevole presunzione che i beni da confiscare siano stati acquistati con i proventi di attività illecite abitualmente svolte dal proposto in un arco temporale ragionevolmente correlato a quello in cui risulta impegnato in attività criminose. Pertanto, il giudice deve accertare che la condotta delittuosa del proposto non sia episodica, ma caratterizzi in modo significativo un periodo della sua vita, così da connotarlo come individuo che ha scelto il delitto come pratica ordinaria di vita. Inoltre, l'acquisto dei beni da confiscare deve essere temporalmente correlato alla manifestazione della pericolosità sociale del proposto, non essendo sufficiente la mera sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale del soggetto. Il giudice della misura di prevenzione può ricostruire in via autonoma gli episodi storici rilevanti per il suo giudizio, anche in assenza di procedimenti penali correlati, purché tali episodi non siano stati oggetto di proscioglimento nel merito. La motivazione del provvedimento che dispone la confisca di prevenzione deve essere adeguata e non meramente apparente, in quanto deve fondarsi su una chiara e analitica valutazione dei concreti elementi indiziari della pericolosità sociale e della provenienza illecita dei beni, senza poter essere censurata per la mera sottovalutazione di argomenti difensivi che risultino comunque assorbiti dalle argomentazioni poste a base della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA;
(OMISSIS) nato a (OMISSIS) nel procedimento a carico di quest'ultimo;
avverso il decreto del 23/11/2018 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO COSTANZO.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto n. 22/2017 SIPPI, la Corte di appello di Bologna, parzialmente riformando il provvedimento del Tribunale di Bologna, ha revocato la confisca dei beni immobili e del motoveicolo meglio descritti in att…

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