Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46331 del 12 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46331PEN

Massima

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Il diritto della parte offesa costituita in giudizio come parte civile di proporre appello avverso la sentenza di primo grado in procedimenti per reati di ingiuria e diffamazione, previsto dall'art. 577 c.p.p. prima della sua abrogazione ad opera della L. n. 46/2006, permane anche successivamente all'entrata in vigore di tale legge, in assenza di una espressa disciplina transitoria che ne preveda la cessazione. Tale facoltà di impugnazione, infatti, non può ritenersi preclusa in virtù della sola abrogazione della norma che la contemplava, dovendo trovare applicazione il principio generale per cui la legge processuale sopravvenuta non può incidere sui procedimenti già in corso, salvo espressa previsione contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Parte Civile DE. SI. Ca. ;

avverso la Sentenza della Corte d'Appello di Bolzano;

nel procedimento a carico di:

GA. Ne. e di GR. Re. ;

Udita la Requisitoria del Procuratore Generale nella persona del Cons. Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

IN FATTO

Il patrono delle Parti Civili DE. SI.Ca. e GA. Ne. ricorre alla Corte avverso l'Ord…

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