Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15991 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:15991SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria non può essere annullato in autotutela dall'amministrazione comunale, in assenza di una adeguata e puntuale motivazione che dia conto della sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico alla rimozione dell'atto, che prevalga sull'affidamento ingenerato nel privato destinatario del provvedimento favorevole, specie quando il potere di autotutela venga esercitato a distanza di un considerevole lasso di tempo dal rilascio del titolo e sulla base di accertamenti istruttori risalenti nel tempo, senza che l'amministrazione abbia adeguatamente valutato e comparato gli opposti interessi in gioco. Infatti, l'esercizio del potere di autotutela, anche in materia di governo del territorio, non esime l'amministrazione dal dare conto, sia pure sinteticamente, della sussistenza dei presupposti di legge, ovvero della tempestività dell'azione amministrativa e della prevalenza dell'interesse pubblico alla rimozione dell'atto rispetto a quello privato consolidatosi nel tempo. In particolare, il principio di ragionevolezza impone all'amministrazione di tenere in debita considerazione l'affidamento ingenerato nel privato, specie quando questi non sia direttamente responsabile né dell'abuso edilizio, né della contestata non veritiera prospettazione delle circostanze che indussero l'amministrazione all'adozione del provvedimento favorevole, e quando il potere di autotutela venga esercitato a distanza di un considerevole lasso di tempo dal rilascio del titolo e sulla base di accertamenti istruttori risalenti nel tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/10/2023

N. 15991/2023 REG.PROV.COLL.

N. 04040/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4040 del 2021, proposto da Fabio Cicchetti, Massimo Cicchetti e Bruna Martini, rappresentati e difesi dagli avvocati Leonardo Lavitola ed Emiliano Trombetti, con domicilio fisico eletto presso il loro studio in Roma alla via Costabella n. 23 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Magnanelli, con domicilio fisico eletto presso l’Avvocatura capitolina in Roma alla via Tempio di Giove n. 21 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l…

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