Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49277 del 27 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:49277PEN

Massima

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Il giudice di merito, in sede di appello avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca o sostituzione di misura cautelare personale, è tenuto a rivalutare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, non potendosi limitare al mero controllo della correttezza giuridica e della adeguatezza della motivazione dell'ordinanza impugnata. Ciò in ragione dell'effetto devolutivo dell'impugnazione e della natura autonoma della decisione appellata, che impone al giudice di merito di procedere ad una rivalutazione globale, anche per fatti sopravvenuti, del quadro indiziario, della persistenza delle esigenze cautelari o della loro attenuazione e della proporzione della misura adottata all'entità del fatto o alla sanzione irrogabile. Il giudice di merito, pertanto, non può esimersi dall'esaminare e valutare, con congrua motivazione, le deduzioni difensive concernenti elementi di fatto idonei a incidere sulla sussistenza delle esigenze cautelari, anche al fine di superare la presunzione di adeguatezza della misura cautelare di massimo rigore prevista per il reato di associazione mafiosa, ove la difesa abbia prospettato circostanze concrete e specifiche, emerse nel corso del dibattimento, suscettibili di ridimensionare il ruolo dell'imputato e, conseguentemente, di attenuare il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/03/2022 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. EVA TOSCANI;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. CENICCOLA ELISABETTA, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), del foro di ROMA, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale d…

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