Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1937 del 16 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1937PEN

Massima

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Il divieto di reformatio in peius nel giudizio di appello, che impedisce al giudice di aggravare la posizione dell'imputato che abbia proposto impugnazione, riguarda non solo l'entità complessiva della pena, ma anche tutti gli elementi autonomi che concorrono alla sua determinazione, come gli aumenti e le diminuzioni apportati alla pena-base per le circostanze e l'aumento conseguente al riconoscimento del vincolo della continuazione. Pertanto, il giudice dell'impugnazione non può applicare per uno dei fatti unificati dall'identità del disegno criminoso un aumento maggiore rispetto a quello ritenuto equo dal primo giudice, salvo che non ricorrano specifiche ipotesi giustificative, come il mutamento della struttura del reato continuato o la diversa individuazione del reato ritenuto più grave. In assenza di tali presupposti, l'applicazione di un aumento per la continuazione superiore a quello stabilito dal primo giudice, pur senza determinare una pena complessivamente più grave, viola il divieto di reformatio in peius e comporta l'annullamento della sentenza con rinvio per il nuovo giudizio sulla determinazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli, in data 10 gennaio 2014, di riforma della sentenza del Tribunale di Benevento, in data 18 marzo 2009;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIME…

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