Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13377 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:13377SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La pubblica amministrazione è tenuta a concludere i procedimenti amministrativi avviati su istanza di parte, adottando i provvedimenti di propria competenza entro i termini previsti, anche in presenza di accordi di riorganizzazione e riconversione delle strutture sanitarie recepiti negli atti di programmazione regionale. Il mancato esercizio del potere decisorio da parte dell'amministrazione competente configura un'ipotesi di silenzio inadempimento, che legittima il ricorso giurisdizionale del privato per ottenere la pronuncia dell'obbligo di provvedere. In tali casi, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'adozione dei provvedimenti necessari, a spese dell'amministrazione inadempiente, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei diritti del privato. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di concludere tempestivamente i procedimenti avviati, evitando comportamenti omissivi o dilatori che possano pregiudicare la posizione giuridica del privato. L'obbligo di provvedere grava sull'amministrazione anche quando il procedimento sia stato avviato in esecuzione di precedenti accordi o atti di programmazione, in quanto l'amministrazione non può sottrarsi all'adozione dei provvedimenti consequenziali, nel rispetto dei termini e delle modalità previste. Il mancato esercizio del potere decisorio, oltre a configurare un'ipotesi di silenzio inadempimento, può integrare gli estremi dell'eccesso di potere per omissione, qualora l'inerzia amministrativa risulti ingiustificata e pregiudizievole per il privato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, con la possibilità di nominare un commissario ad acta in caso di ulteriore inerzia, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei diritti del privato.

Sentenza completa

N. 09254/2014
REG.RIC.

N. 13377/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09254/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso 9254 del 2014 proposto da San Raffaele spa, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Gianluigi Pellegrino presso il cui studio in Roma, Corso del Rinascimento n.11, è elettivamente domiciliata;

contro

- la Regione Lazio, in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituita in giudizio;
- il Presidente della Regione Lazio in qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Roma, Via dei Portoghesi n.12, è per legge domiciliato;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.