Consiglio di Stato sentenza n. 6273 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:6273SENT

Massima

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Il vincolo cimiteriale, di natura conformativa, si impone di per sé con efficacia diretta, indipendentemente dal suo recepimento negli strumenti urbanistici, e la sua riduzione è ammessa solo in via eccezionale e per ragioni di interesse pubblico, in presenza di specifiche condizioni tassativamente previste dalla legge, senza che possano rilevare interessi privati o esigenze di riqualificazione urbanistica. L'istanza di un privato volta a ottenere la riduzione del vincolo cimiteriale al fine di realizzare una media struttura di vendita non rientra nell'ambito di applicazione della normativa di deroga, la quale è destinata a tutelare preminenti interessi pubblici di natura igienico-sanitaria e di salvaguardia della peculiare sacralità dei luoghi di sepoltura, senza che possano assumere rilievo considerazioni di mera opportunità urbanistica o la presenza di infrastrutture che si frappongano tra l'area vincolata e quella di intervento. Pertanto, il diniego opposto dall'amministrazione comunale a tale richiesta, adottato senza la necessità di attivare il contraddittorio procedimentale ex art. 10-bis della legge n. 241 del 1990, in ragione dell'evidente irricevibilità della domanda, non è viziato da illegittimità.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/06/2023

N. 06273/2023REG.PROV.COLL.

N. 02719/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2719 del 2018, proposto da Tommaso Iavarone, in proprio e in qualità di procuratore speciale di Luigi Iavarone, Tommaso Iavarone, Vincenzo Iavarone, rappresentati e difesi dall'avvocato Antonio Parisi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Gianluigi Pellegrino in Roma, corso del Rinascimento, 11;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi e Fabio Maria Ferrari, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo s…

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