Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49085 del 22 dicembre 2004

ECLI:IT:CASS:2004:49085PEN

Massima

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Il quantitativo di sostanza stupefacente, pur rilevante in termini assoluti, non integra di per sé l'aggravante della "ingente quantità" ai sensi dell'art. 80, comma 2, del d.P.R. n. 309 del 1990, se non determina in concreto, in relazione alle caratteristiche dell'offerta di droga, alla sua capacità di diffusione e alle condizioni di assorbimento del mercato di riferimento, un pericolo di elevata intensità per la salute pubblica. Pertanto, la valutazione della sussistenza di tale aggravante non può basarsi esclusivamente sul criterio quantitativo, ma deve tener conto del contesto in cui la sostanza stupefacente è destinata ad essere commercializzata, al fine di accertare se il quantitativo, pur rilevante in termini assoluti, sia effettivamente in grado di soddisfare un numero di tossicodipendenti tale da rappresentare un grave pericolo per la salute pubblica. Solo in tal caso, il dato ponderale può integrare l'aggravante della "ingente quantità" prevista dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dai Signori: Luigi Sansone - Presidente Giovanni De Roberto - Consigliere Francesco P. Gramendola - Consigliere Massimo Dogliotti - Consigliere Giovanni Conti - Consigliere ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso proposto da Fr. As. Ar. Ra., n. a Mo. (Sp.) il (...) avverso la sentenza in data 18 novembre 2003 della Corte di appello di Roma Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso; Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. Giovanni Conti: Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. Francesco M. Iacoviello, che ha concluso per il rigetto del ricorso; Udito l'avv. Tu. Ga., in sostituzione dell'avv. Ge. de Se. Pl., che si è riportato ai motivi di ricorso. FATTO Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di…

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