Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1754 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1754SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche in assenza di opere edilizie, è subordinato al rispetto della disciplina urbanistica comunale, la quale deve indicare i casi in cui tale mutamento comporta un aumento o una variazione del fabbisogno di aree per servizi e attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale. Il Comune è tenuto a verificare la sufficienza della dotazione di aree per servizi e attrezzature di interesse generale in essere, con riferimento a precedenti modifiche d'uso o dotazioni che abbiano già interessato l'area o l'edificio, e a definire le modalità per il reperimento, a mezzo di atto unilaterale d'obbligo o di convenzione, delle eventuali aree o dotazioni aggiuntive dovute per la nuova destinazione in rapporto alla dotazione attribuita dalla precedente destinazione. Il mutamento di destinazione d'uso che non comporti opere edilizie e non sia in contrasto con le prescrizioni urbanistiche vigenti può essere ottenuto attraverso una nuova istanza all'amministrazione, senza avvalersi della normativa sulla sanatoria delle opere abusive. La destinazione d'uso di un immobile non si identifica con l'uso che ne fa il soggetto che lo utilizza, ma con quella impressa dal titolo concessorio, sicché il mutamento di destinazione d'uso che comporti una modifica tra categorie edilizie funzionalmente autonome e non omogenee, incidendo sul carico urbanistico, deve essere autorizzato mediante rilascio del permesso di costruire.

Sentenza completa

N. 01530/2005
REG.RIC.

N. 01754/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01530/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1530 del 2005, proposto da:
Immobiliare Milanese Carlero S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Visconti Venosta n. 4;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliato in Milano, via Andreani n. 10;

per l'annullamento

- del provvedimento dell’ufficio condono del Comune di Milano prot. n. 1284637/2004, notificato il 7.03.2005, recante il rigetto del…

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