Il giudice amministrativo, in sede di giudizio di ottemperanza, è tenuto ad ordinare all'amministrazione soccombente di dare esecuzione al giudicato formatosi su una pronuncia di condanna al pagamento di somme di denaro, disponendo il pagamento in favore del creditore delle somme dovute, oltre agli interessi legali maturati, nel rispetto delle modalità previste dalla normativa vigente, in particolare dell'art. 5-sexies della legge n. 89/2001 introdotto dalla legge di stabilità per il 2016, che subordina il pagamento alla previa verifica dell'assolvimento degli obblighi di comunicazione ivi previsti. Qualora l'amministrazione rimanga inadempiente, il giudice può nominare un commissario ad acta, senza diritto a compenso, incaricato di provvedere al pagamento dopo aver accertato l'avvenuto assolvimento degli obblighi di comunicazione. Il giudice può altresì condannare l'amministrazione al pagamento di una penalità di mora, parametrata agli interessi legali, per ogni ulteriore ritardo nell'esecuzione del giudicato. Le spese del giudizio di ottemperanza sono poste a carico dell'amministrazione soccombente e sono liquidate in modo omnicomprensivo, con esclusione delle spese non funzionali all'introduzione del giudizio, come quelle relative a procedure esecutive risultate non satisfattive.