Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10311 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10311SENB

Massima

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Il proprietario di un immobile non può essere ritenuto responsabile dell'abuso edilizio commesso da un terzo, quale usufruttuario, qualora dimostri di non avere avuto la disponibilità materiale e giuridica dell'immobile e di aver attivato gli strumenti offerti dall'ordinamento per impedire la realizzazione dell'abuso. In tali casi, l'ingiunzione di demolizione e la relativa sanzione pecuniaria non possono essere legittimamente irrogate nei confronti del proprietario estraneo all'illecito, in quanto la responsabilità per l'abuso edilizio non può essere automaticamente estesa al proprietario in base alla mera titolarità formale del diritto reale, ma deve essere accertata in concreto in relazione alla effettiva disponibilità e possibilità di controllo sull'immobile da parte del soggetto cui vengono imputati gli effetti dell'illecito. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del D.P.R. n. 380/2001, il soggetto tenuto alla demolizione è il "responsabile dell'abuso", il quale non necessariamente coincide con il proprietario dell'immobile. Pertanto, l'ordinanza di demolizione e la relativa sanzione pecuniaria possono essere legittimamente irrogate soltanto nei confronti del soggetto che abbia effettivamente realizzato l'abuso edilizio e che ne abbia la disponibilità, non potendo essere automaticamente estese al proprietario estraneo all'illecito.

Sentenza completa

N. 10773/2014
REG.RIC.

N. 10311/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10773/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 10773 del 2014, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, Lungotevere dei Mellini, 10;

contro

Roma Capitale, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio e in Roma, V.((omissis)), 21;

per l'annullamento

della determina dirigenziale n. 827 del 23.5.2014 con cui è stato imposto il pagamento di una sanzione pecuniaria di Euro 6.775 a seguito dell'accertata inottemperanza al provvedimento di ingiunzione a d…

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