Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35268 del 24 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35268PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura quando più persone si associano in modo stabile e permanente al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, quali corruzione in atti giudiziari, millantato credito, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici e truffa per il conseguimento di finanziamenti pubblici. L'organizzatore dell'associazione è colui che coordina le risorse umane e materiali della struttura, esercitando un ruolo apicale e di autonomia nel suo funzionamento, anche attraverso contatti diretti con gli altri associati finalizzati alla realizzazione del programma criminoso. La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo non richiede la prova della commissione dei singoli reati-fine, essendo sufficiente l'accertamento della volontà dell'indagato di far parte del sodalizio e di contribuire, con efficacia causale, all'attuazione del programma delinquenziale. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari e della proporzionalità della misura, il giudice può tenere conto della rete di collegamenti e rapporti lavorativi stretti dall'indagato all'interno dell'ufficio giudiziario, nonché del suo profilo soggettivo di elevata capacità delinquenziale desumibile dalla reiterazione e sistematicità delle condotte, in un giudizio che bilanci adeguatamente il dato oggettivo della gravità dei fatti e quello personologico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/01/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LAURA SCALIA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ANTONIETTA PICARDI, che conclude per il rigetto del ricorso;
l'avv. (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso e insiste per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe indicata, il Tribunale di Napoli rige…

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