Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1001 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:1001SENT

Massima

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Il cambio di destinazione d'uso di un immobile, da abitativo a commerciale, realizzato all'interno di una struttura edilizia preesistente, senza alcuna variazione delle originarie dimensioni dell'edificio e senza aumenti di volumetrie o superfici, costituisce intervento di ristrutturazione edilizia, sanzionabile ai sensi dell'art. 33 del d.P.R. 380/2001, e non già ai sensi dell'art. 31 dello stesso decreto, che disciplina gli interventi di nuova costruzione o di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio realizzati in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità dallo stesso. Pertanto, l'ordinanza comunale che ingiunge la demolizione di tali opere, qualificandole come abusive ai sensi dell'art. 31, è illegittima, in quanto il Comune avrebbe dovuto applicare la disciplina più favorevole prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia. L'onere di provare la legittimità delle opere realizzate in epoca antecedente al 1° settembre 1967 grava sul proprietario, non essendo sufficiente a tal fine la mera produzione di titoli annonari relativi all'esercizio di attività commerciale nell'immobile. Inoltre, l'ordinanza di demolizione non può imporre ai proprietari di un'unità immobiliare l'obbligo di demolire anche parti di immobili di proprietà di terzi, in quanto ciò comporterebbe la commissione di un illecito e l'esposizione a pretese risarcitorie da parte di questi ultimi.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/08/2020

N. 01001/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00828/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 828 del 2019, proposto da:
Antonio Cinque, in proprio e nella qualità di legale rappresentante pro tempore della Avventura s. r. l. e Ilario Cinque, rappresentati e difesi dagli Avv. Francesco Marescalco e Maurizio Lojacono, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto, in Salerno, al Corso Garibaldi, 154, presso l’Avv. Gianpiero Scarantino;

contro

Comune di Positano, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti

Francesco Mascolo e Anna Maria Cinque, non costituiti in giudizio;

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