Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15112 del 12 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:15112PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La corruzione per atto d'ufficio sussiste quando un soggetto privato, al fine di ottenere un vantaggio nell'ambito di un procedimento amministrativo, promette o dà una somma di denaro a un pubblico ufficiale, anche se il procedimento amministrativo risulti complessivamente legittimo. Ciò in quanto la dazione o promessa di denaro, anche se non finalizzata a ottenere un atto illegittimo, integra comunque la fattispecie di corruzione impropria antecedente, in quanto volta a influenzare l'esercizio della funzione pubblica in vista di un interesse privato. La Corte di Cassazione, nel valutare la prova di tale reato, non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella effettuata dai giudici di merito, salvo che non riscontri vizi di motivazione per manifesta illogicità o contraddittorietà. Pertanto, le censure che attengono al mero apprezzamento della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni testimoniali, nonché alla comparazione dei diversi elementi di prova, sono inammissibili in sede di legittimità. Inoltre, il reato di alterazione dello stato dei luoghi sottoposti a sequestro penale sussiste anche quando l'alterazione, pur non incidendo in modo rilevante sulla conservazione del bene, sia stata compiuta consapevolmente e intenzionalmente, in violazione del vincolo imposto dal sequestro. In tali casi, la valutazione dell'entità dell'impatto dell'alterazione rientra nell'ambito del merito, non sindacabile in cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4061/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del 07/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO Carlo;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI M. G. che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
Uditi i difensori Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) per l'accoglimento.
RITENUTO…

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