Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30236 del 15 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30236PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione personale è legittimo quando risulta provata la sproporzione tra il valore dei beni confiscati e la capacità reddituale del proposto e del suo nucleo familiare, anche in assenza di prova diretta della provenienza illecita dei beni, essendo sufficiente l'accertamento della mancata giustificazione della legittima provenienza degli stessi. Il ricorso per cassazione avverso il decreto che dispone la misura di prevenzione della confisca è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con esclusione dei vizi di motivazione, e deve essere proposto dal difensore munito di procura speciale, a pena di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 77/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 05/03/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
lette le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, il quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
La Corte:
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La corte di appello di Catania, quale giudice della prevenzione, con decre…

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