Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26042 del 22 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:26042PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa si configura quando l'imputato, pur non essendo formalmente affiliato, svolge in modo continuativo attività di supporto e agevolazione in favore dell'organizzazione criminale, contribuendo concretamente al perseguimento dei suoi scopi illeciti. A tal fine, rilevano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, le intercettazioni e gli altri elementi di prova che dimostrino il coinvolgimento dell'imputato nelle attività della consorteria, anche se in posizione marginale o non apicale. Tuttavia, il mero svolgimento di attività in favore di singoli esponenti della associazione mafiosa, senza il contributo all'attuazione dei programmi criminosi della stessa, integra al più il reato di favoreggiamento personale. Inoltre, l'aggravante della finalità di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa nel reato di estorsione richiede che l'imputato abbia agito consapevolmente per rafforzare il potere intimidatorio e la capacità di controllo del territorio della consorteria, non essendo sufficiente il mero timore personale della vittima. Infine, i reati di truffa ai danni di enti pubblici, pur se commessi nell'interesse dell'associazione, integrano autonome fattispecie delittuose, distinte dal reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/07/2015 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. PIERLUIGI DI STEFANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. OSCAR CEDRANGOLO che ha concluso chiedendo dichiararsi il ricorso inammissibile;
Udito l'avv. (OMISSIS) che si associa alle richieste del PG, per il "Centro Studi ed Iniziative Cult…

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