Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33860 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33860PEN

Massima

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Il reato di violazione di domicilio si configura quando un soggetto si introduce, contro la volontà di chi ha il diritto di escluderlo, in un luogo che, pur non essendo destinato a casa di abitazione, viene usato, anche in modo transitorio e contingente, per lo svolgimento di atti di vita privata. Ciò vale anche per un appartamento disabitato ma adibito a deposito di oggetti personali e saltuariamente visitato e sorvegliato dal proprietario, in quanto l'attualità dell'uso non implica la sua continuità e non viene meno per la sola assenza, più o meno prolungata nel tempo, dell'avente diritto, a meno che non vi siano indici rivelatori di un diverso divisamento. Ai fini della configurabilità del reato, rilevano le modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l'entità del danno o del pericolo, senza che assumano rilievo le condizioni personali di indigenza e emarginazione sociale dell'agente, salvo che non integrino una causa di giustificazione. Il giudizio sulla particolare tenuità del fatto, che esclude la punibilità, richiede una valutazione complessiva di tutte le circostanze, senza che ostino precedenti penali per reati contro il patrimonio, ove non dimostrino un'abitualità criminale incompatibile con la lieve entità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

Dott. VENEGONI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/02/2021 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
viste le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. EPIDENDIO TOMASO che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Torino, in riforma della sentenza d…

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