Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12837 del 23 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12837PEN

Massima

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La confisca di prevenzione può essere disposta nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi ai sensi del D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 1, lett. b), anche in assenza di una condanna penale definitiva, qualora emerga la sproporzione tra il valore dei beni nella loro disponibilità e i redditi dichiarati o le altre fonti di finanziamento lecite. La pericolosità sociale può essere desunta da precedenti penali, anche non definitivi, e da altri elementi indiziari, senza che sia necessario un nesso temporale immediato tra le manifestazioni di pericolosità e gli acquisti dei beni da confiscare. Ai fini della valutazione della sproporzione, il giudice può legittimamente ritenere illecite le risorse impiegate per avviare un'attività imprenditoriale, in assenza di redditi leciti pregressi sufficienti a giustificare l'investimento iniziale, anche qualora l'attività risulti successivamente produttiva di redditi. Inoltre, la confisca può riguardare beni fittiziamente intestati a terzi, qualora sia accertato che il proposto ne sia il reale titolare. Il terzo interessato, in tale ipotesi, può solo contestare l'effettiva titolarità del bene, senza poter far valere questioni relative ai presupposti di diritto e di fatto della misura ablativa concernenti la posizione del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 05/12/2018 della Corte di appello di Salerno;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Roberto Binenti;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Zacco Franca, per la dichiarazione di inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno, con il provvedimento indicato in epigrafe, confermava il decreto in data 20 marzo 2017 con il quale il Tribunale di Salerno …

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