Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza breve n. 223 del 2022

ECLI:IT:TARBA:2022:223SENB

Massima

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Il contratto di concessione amministrativa di un bene del patrimonio indisponibile del Comune, stipulato a condizioni di favore per perseguire finalità di interesse pubblico, può essere implicitamente revocato a seguito dell'inclusione del bene nel piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio comunale, in quanto tale operazione determina il mutamento della destinazione del bene e la prevalenza di un nuovo interesse pubblico. In tal caso, il concessionario non può vantare un interesse giuridicamente rilevante all'impugnazione degli atti comunali che dispongono la nuova destinazione del bene, in quanto la sua posizione di concessionario risulta venuta meno per effetto della revoca implicita del rapporto concessorio. Pertanto, il concessionario è privo di legittimazione attiva per agire in giudizio, non potendo conseguire alcun vantaggio diretto dall'eventuale accoglimento del ricorso, essendo venuto meno il suo titolo di godimento del bene. Inoltre, il mancato perseguimento dello scopo essenziale posto a base dell'atto attributivo della disponibilità economica dei locali determina la nullità del rapporto concessorio per difetto di causa.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/02/2022

N. 00223/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01234/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1234 del 2021, proposto da
Avis Comunale di Margherita di Savoia, Organizzazione di Volontariato Odv, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Adriano Esposito e Nicola Frivoli, con domicilio eletto presso Adriano Esposito, in Bari, via Vito Nicola De Nicolò, 1;

contro

Comune di Margherita di Savoia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Marco Lancieri e Ruggiero Piccolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

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