Tribunale civile Ancona sentenza n. 325 del 9 dicembre 2022

Massima

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Il diritto alla percezione di una somma una tantum prevista da un accordo sindacale successivo alla scadenza di un contratto collettivo nazionale di lavoro è condizionato all'attualità del rapporto di lavoro alla data di stipula dell'accordo, senza che le organizzazioni sindacali siano tenute a riconoscere tale emolumento anche ai lavoratori già cessati dal servizio prima di tale data, in assenza di un espresso mandato in tal senso. Il mancato adeguamento della retribuzione all'aumentato costo della vita durante un lungo periodo lavorativo non determina di per sé l'insufficienza della retribuzione ai sensi dell'art. 36 Cost., in mancanza di specifiche allegazioni e prove in tal senso, essendo la finalità dell'una tantum quella di conservare il potere di acquisto e porre le basi per la futura contrattazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE di ANCONA
SEZIONE LAVORO
Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Arianna Sbano
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g. 776/2021 promossa da: MA.FR. ed altri (...), tutti rappresentati e difesi dall'avv. (...);
ATTORE/I
contro
(...), rappresentate e difese dall'avv. (...), elett.te dom.to in (...);
(...) SPA rappresentata e difesa dall'avv. (...);
(...), contumace;
CONVENUTO/I
Viste le conclusioni di cui alle memorie depositate a seguito di provvedimento del Giudice che ha disposto la trattazione scritta del giudizio, ricorrendone i presupposti di legge, nelle modalità di cui all'art. 83 comma 7 lett. h) del d.l. 18/20.
MOTIVAZIONE
I ricorrenti sono oggi tutti pensionati e hanno lavorato alle dipendenze di varie società appartenenti al (...), in particolare, i sig.ri (...), (ovvero per società che hanno svol…

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