Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 207 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:207SENB

Massima

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L'annullamento in autotutela di un'autorizzazione amministrativa regolarmente rilasciata non può essere giustificato dalla mera difformità esecutiva rispetto al titolo autorizzativo, quando tale difformità sia di carattere non essenziale e meramente parziale, e possa essere ricondotta a legalità attraverso interventi di ripristino, senza necessità di procedere alla demolizione dell'intera opera. In tali casi, l'amministrazione non può procedere all'annullamento dell'autorizzazione, ma deve limitarsi a ordinare la regolarizzazione della situazione, nel rispetto del principio di proporzionalità e del legittimo affidamento del privato. Inoltre, l'amministrazione deve motivare adeguatamente il provvedimento di annullamento, indicando in modo specifico le difformità non sanate e le ragioni per cui esse non possono essere eliminate attraverso interventi di ripristino, senza potersi limitare a generiche affermazioni. Il mancato integrale rispetto delle prescrizioni contenute nel titolo autorizzativo, se non accompagnato da una valutazione concreta della sua incidenza sulla legittimità del provvedimento, non può giustificare l'annullamento in autotutela, in quanto ciò violerebbe il principio di buon andamento e di tutela del legittimo affidamento del privato. Inoltre, l'amministrazione non può fondare l'annullamento su meri errori materiali o incongruenze di carattere formale contenuti nella documentazione tecnica allegata all'istanza, quando tali elementi non abbiano inciso sulla legittima formazione del titolo autorizzativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2024

N. 00207/2024 REG.PROV.COLL.

N. 15607/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 15607 del 2023, proposto da Tower1 s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi e Jacopo D’Auria, con domicilio digitale presso la PEC come da Registri di Giustizia e domicilio eletto ai sensi dell’art. 25 c.p.a. presso il loro studio in Roma, via G. P. da Palestrina n. 47;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato Alessia Alesii, con domicilio digitale presso la PEC come da Registri di Giustizia;

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