Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5774 del 6 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5774PEN

Massima

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La condotta di danneggiamento di un bene esposto alla pubblica fede, come la porta d'accesso di un locale commerciale, integra l'elemento costitutivo della circostanza aggravante prevista dall'art. 635 c.p., comma 2, n. 1, anche quando il proprietario o il gestore si trovino all'interno del locale, purché non siano in grado di esercitare un'efficace vigilanza e difesa del bene, come nel caso in cui debbano sottrarsi insieme agli avventori ad un'aggressione. Infatti, la presenza del proprietario o del gestore non esclude automaticamente l'esposizione alla pubblica fede del bene, essendo necessaria una valutazione concreta delle circostanze del caso, in considerazione della finalità del bene e della possibilità effettiva di vigilanza e difesa da parte del titolare. La ratio della circostanza aggravante risiede nella minorata difesa del bene, affidato al senso di rispetto dei terzi, a prescindere dalla presenza del proprietario, qualora questi non sia in grado di assicurare un'efficace protezione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Mar - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 5/12/2017 dalla Corte d'Appello di Torino;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita nell'udienza pubblica del 10/1/2019 la relazione del Cons. Anna Maria De Santis;
udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott. Delia Cardia, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi, chiedendone l'accoglimento e rilevando il decorso …

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