Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30437 del 5 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30437PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento violento e reiterato di un soggetto nei confronti del coniuge, caratterizzato da aggressioni fisiche, minacce di morte e condotte idonee a cagionare uno stato di prostrazione fisica e psicologica nella vittima, integra il reato di lesioni personali e di minacce, non configurando invece il reato di maltrattamenti in famiglia. Ciò in quanto, pur essendo la condotta grave e meritevole di adeguata sanzione penale, non risulta provata la sussistenza di quegli elementi di frequenza, sistematicità e abitualità che connotano il delitto di maltrattamenti, il quale richiede una condotta abituale e non episodica di sopraffazione e prevaricazione. Pertanto, il giudice, nel valutare la gravità della condotta e la congruità della pena, deve tenere conto della natura e delle modalità degli episodi accertati, nonché dell'entità del danno morale subito dalla vittima, al fine di irrogare una sanzione proporzionata e idonea a tutelare adeguatamente la persona offesa, senza tuttavia ricorrere a qualificazioni giuridiche non pienamente corrispondenti ai fatti provati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nata a (OMISSIS), parte civile;
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS), imputato;
nel procedimento penale a carico di quest'ultimo;
avverso la sentenza del 10/02/2017 della Corte d'appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa AGLIASTRO Mirella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.