Consiglio di Stato sentenza n. 6372 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:6372SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento in autotutela degli effetti di una denuncia di inizio attività (DIA) e di ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di autorizzazione paesaggistica è legittimo, in quanto l'amministrazione non può prescindere dalla previa disamina della DIA e dei suoi effetti abilitativi, e l'assenza di autorizzazione paesaggistica comporta l'inesistenza del titolo abilitativo formatosi per silenzio assenso, consentendo l'esercizio del potere repressivo senza la necessità di rimuovere un titolo giuridicamente inesistente. L'accertamento dell'abusività delle opere, anche se oggetto di manutenzione asseverata nella DIA, legittima la comminazione della sanzione demolitoria, non essendo configurabile alcun legittimo affidamento sulla loro legittimità, né essendo necessaria una comparazione degli interessi in gioco. L'omessa produzione da parte del ricorrente della documentazione a sostegno delle proprie allegazioni comporta il mancato assolvimento dell'onere probatorio, non potendosi applicare il principio di non contestazione in caso di contumacia della parte resistente, e non giustifica l'esercizio del potere istruttorio officioso del giudice, che può essere esercitato solo per acquisire elementi non nella disponibilità del privato. Il provvedimento di sospensione dei lavori, essendo finalizzato a inibire la prosecuzione di opere abusive, risulta assorbito e superato dalla successiva sanzione demolitoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/07/2022

N. 06372/2022REG.PROV.COLL.

N. 05103/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5103 del 2014, proposto dal sig. ((omissis)) e dalla sig.ra ((omissis)) e proseguito dal sig. ((omissis)), rappresentato e difeso, anche disgiuntamente, dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via G. G. Belli, n. 39,

contro

Comune di Anacapri, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per la Campania, sede di Napoli (Sezione VI) n. 5222 del 4 dicembre 2013, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorn…

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