Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2105 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2105SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di una licenza amministrativa, adottato dall'autorità competente a seguito di un procedimento regolarmente avviato e concluso, determina la cessazione dell'interesse del titolare della licenza revocata a coltivare il ricorso giurisdizionale avverso il silenzio serbato dall'amministrazione sull'avvio del procedimento di revoca, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti, in considerazione dell'accordo raggiunto tra il ricorrente e l'amministrazione resistente. La massima giuridica sintetizza il principio di diritto affermato dalla sentenza, secondo cui il provvedimento di revoca di una licenza amministrativa, adottato a conclusione di un regolare procedimento, determina la cessazione dell'interesse del titolare della licenza revocata a coltivare il ricorso avverso il silenzio serbato dall'amministrazione sull'avvio del procedimento di revoca, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. In tali casi, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione dell'accordo raggiunto. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/09/2022

N. 02105/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00982/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 982 del 2022, proposto da
Immobiliare G. & B. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Boetto e Matteo Peverati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Mandarano, Donatella Silvia, Anna Tavano, Enrico Barbagiovanni, Sara Francesca Simone, Gloria Centineo Cavarretta Mazzoleni e Chantal Rho, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici dell’avvocatura comunal…

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