Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23990 del 11 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23990PEN

Massima

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La falsificazione di un documento pubblico, quale la carta di circolazione di un autoveicolo, integra il reato di falso in atto pubblico, ai sensi degli articoli 482 e 476 del codice penale, indipendentemente dalla percepibilità immediata del falso e dalla sua idoneità a trarre in inganno. La modifica di un solo elemento della data di immatricolazione, anche se ritenuta dal reo come mera correzione di un numero sbiadito, costituisce alterazione materiale del documento, che ne compromette l'autenticità e l'integrità. La valutazione della sussistenza del dolo e della gravità del fatto rientra nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se la motivazione della sentenza è logica e immune da vizi. Il giudice di appello, nel confermare la condanna per il reato di falso, non è tenuto a rinnovare l'istruttoria quando la tesi difensiva risulta priva di riscontri oggettivi e la falsificazione è accertata sulla base degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/06/2008 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Giuseppe Febbraro che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. - Ma. An. ricorre avvers…

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