Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11231 del 16 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11231PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di falsa denuncia può essere desunto da elementi oggettivi, quali la sussistenza di un interesse dell'imputato a corroborare la denuncia falsa sporta da un terzo, in assenza di circostanze che possano giustificare diversamente tale condotta. Nell'applicazione dell'aumento di pena per il reato continuato, il limite minimo di un terzo previsto dall'art. 81, comma 4, c.p. nei confronti di soggetti recidivi opera anche quando la recidiva sia ritenuta equivalente alle circostanze attenuanti, riferendosi tale aumento all'incremento complessivo e non a ciascun reato satellite. La valutazione delle circostanze attenuanti e della congruità della pena, se adeguatamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità salvo che non risulti frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2021 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore NICOLA LETTIERI che ha concluso chiedendo
Proc. Gen. si riporta alla requisitoria depositata in atti e conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
uditi i difensori assenti.

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