Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30691 del 17 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30691PEN

Massima

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L'aggravante della finalità di agevolare l'organizzazione mafiosa di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 può essere riconosciuta anche in assenza della piena consapevolezza dell'agente circa l'effettiva destinazione dei proventi delle attività illecite al finanziamento di associazioni di tipo mafioso, purché sussistano elementi indizianti che tale finalità fosse obiettivamente perseguita e l'agente abbia comunque agito per colpa in relazione a tale circostanza aggravante. Pertanto, il giudice è tenuto a verificare, sulla base del complessivo quadro indiziario, la sussistenza del profilo di colpa richiesto dall'art. 59, comma 2, c.p. ai fini dell'ascrivibilità soggettiva dell'aggravante, anche quando l'agente abbia ignorato tale finalità mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Libero - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1589/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 15/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. Alfredo Pompeo Viola, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

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