Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 68 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:68SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in difformità dal titolo autorizzativo, ancorché effettuate subito dopo il rilascio della licenza, costituisce un abuso edilizio non sanato né dal decorso del tempo né dall'inerzia degli organi di vigilanza. L'amministrazione comunale è pertanto legittimata a ordinare la demolizione di tali opere, in quanto la normativa comunale vigente all'epoca della loro realizzazione prevedeva già il rilascio della licenza edilizia, anche al di fuori dei centri abitati, ove sussistessero specifiche norme locali che la imponevano. Il mancato esercizio del potere di vigilanza e sanzionatorio da parte dell'amministrazione non comporta la sanatoria dell'abuso, essendo l'ordine di demolizione un provvedimento dovuto per ristabilire la legalità violata, a prescindere da eventuali inerzie o ritardi dell'ente. La sussistenza di un titolo edilizio, ancorché successivamente riscontrata la sua difformità, non esclude la configurabilità dell'abuso, che può essere accertato e sanzionato anche a distanza di tempo, in assenza di cause di decadenza o prescrizione. Il principio di tutela dell'affidamento del privato non può prevalere sull'esigenza di ripristino della legalità violata, in quanto l'amministrazione è tenuta a intervenire per rimuovere le opere abusive, indipendentemente dalla buona fede del destinatario del provvedimento sanzionatorio. L'ordine di demolizione, pertanto, risulta pienamente legittimo e conforme alla normativa urbanistica, non potendo essere escluso né dalla mancata contestazione tempestiva dell'abuso, né dalla circostanza che le opere siano state realizzate subito dopo il rilascio del titolo edilizio.

Sentenza completa

N. 01231/2010
REG.RIC.

N. 00068/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01231/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1231 del 2010, proposto da:
Giorgio Leporati, Grazia Leporati, rappresentati e difesi dagli avv. Laica Montanari, Paola Sacchi, con domicilio eletto presso Angela Labanca in Bologna, piazza dei Martiri N. 3;

contro

Comune di Carpi;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione prot.gen. n. 35314 prot.sett. n. 634/2010 emessa dallo Sportello Unico per l'edilizia del Comune di Carpi in data 2 luglio 2010 e notificata ai signori Leporati in data 18 Luglio 2010;

nonchè di ogni altro atto comunque presupposto, connesso e/o consequenziale;

Visti il ricors…

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