Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2102 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:2102SENT

Massima

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L'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è soggetta a specifica autorizzazione amministrativa, la cui violazione legittima l'adozione di provvedimenti sanzionatori da parte dell'autorità competente, anche di natura cautelare e temporanea, finalizzati a tutelare la salute e la sicurezza pubblica. In particolare, il Comune può disporre la sospensione dell'attività commerciale per un periodo massimo di tre mesi, ai sensi dell'art. 17-ter del T.U.L.P.S., qualora accerti lo svolgimento di attività non autorizzata o il mancato rispetto delle prescrizioni inerenti all'autorizzazione posseduta, senza che sia necessario attendere il decorso di trenta giorni dalla data della violazione, quando questa riguardi prescrizioni a tutela dell'igiene e dell'incolumità pubblica. L'adozione di tali provvedimenti sanzionatori non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di misure cautelari volte a fronteggiare situazioni di pericolo per interessi pubblici primari. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento del provvedimento, senza che sia necessario un previo accertamento della piena prova della compromissione dei beni tutelati, essendo sufficiente la ragionevole desumibilità del pericolo di danno da una serie di indizi. La sanzione della sospensione dell'attività commerciale, se commisurata alla gravità delle violazioni accertate, non può essere ritenuta sproporzionata o irragionevole.

Sentenza completa

N. 00049/2006
REG.RIC.

N. 02102/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00049/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 49 del 2006, proposto da:
FE.MA s.r.l., in persona del rappresentante legale p.t., rappresentata e difesa, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dall’Avvocato Emilio Paolo Sandulli, con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla via Crispi n. 94;

contro

il Comune di Casamarciano, in persona del Sindaco p.t., n.c.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 34 del 21 ottobre 2005 (prot. n. 8101) con la quale il Capo settore Affari Generali del Comune di Casamarciano ha ordinato l’immediata cessazione dell’attività di ristorazione - somministrazione di cui alla lettera A de…

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